E’ il capitano del Napoli e merita rispetto. Paolo Cannavaro sta per iniziare la sua ottava stagione con la maglia della sua città. La prima fu in serie B, con il Napoli di Reja che avrebbe poi conquistato la promozione diretta nella massima serie al primo tentativo. Sono poi seguite tante altre stagioni, alcune
difficili, come la terza, quando scagliò rabbioso il pallone sugli spalti, per i fischi che arrivavano ogni volta che toccava il pallone. In quell’occasione, Paolo indicò il petto con il dito indice, dove c’era il simbolo del Napoli, come a voler dire” io sono uno di voi e lotto per questi colori, non è giusto trattarmi così”. Passato quel momento, Cannavaro ha migliorato le proprie prestazioni, diventando anche capitano di questa squadra, della sua squadra del cuore. Non è facile costruirsi una carriera con alle spalle un fratello campione del mondo, pallone d’oro e per di più anche difensore, come Fabio. E’ normale essere soggetto a dei paragoni e questo potrebbe anche costituire un ostacolo, ma Paolo ha dimostrato carattere costruendosi una carriera di ottimo livello in serie A, riuscendo a giocare la Champions League e ricevendo anche una convocazione in nazionale. Per la verità, avrebbe meritato di indossare più volte la maglia dell’Italia, soprattutto dopo le buone stagioni vissute con Mazzarri alla guida del Napoli, ma si sa, i blocchi Juve e Milan la fanno da padroni in nazionale. Con la nuova gestione tecnica di Benitez, sembra che Cannavaro non sia più un“titolarissimo” della difesa e radio mercato parla anche di qualche richiesta estera per lui. Dopo la partita contro l’Arsenal durante l’Emirates Cup, nella quale il capitano ha commesso un paio di errori che sono poi costati il pareggio, sono piovute critiche un po’ eccessive nei confronti di un giocatore napoletano che ha sembra onorato la maglia e che per dirla tutta, dimostra di avere anche ottime qualità tecniche. Ebbene si, perché come dimostrato anche ieri sera contro il Benfica, Cannavaro è l’unico difensore che il Napoli ha in organico attualmente, dotato di calcio preciso e potente, capace di imbeccare le punte, per non parlare delle buone qualità difensive. Non sarà un campione, a volte commette degli errori, ma se deve andare via, come molti vorrebbero, deve essere prima sostituito da qualcuno di livello superiore che offra migliori garanzie. Attualmente, Cannavaro può giocarsela con tutti i difensori in organico alla pari. Da questo punto di vista, il pacchetto dei difensori è molto livellato. Lo stesso Albiol, appena arrivato, sembra sugli stessi livelli di Cannavaro e Britos che si giocheranno l’altro posto da titolare. In conclusione, Cannavaro merita rispetto, perché è un figlio di Napoli e perché è un buon giocatore
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