sabato 29 giugno 2013

CAVANI COME MAZZARRI:LA STORIA SI RIPETE?

Cavani sembra avere le idee confuse. Il Matador, sta per concludere l'esperienza in Confederations Cup con l'Uruguay. Domani, infatti, la nazionale sudamericana affronterà l'Italia nella finale per il terzo e quarto posto della competizione continentale. Finalmente Cavani potrà riposarsi fisicamente e parlare meglio con il proprio entourage stabilendo una migliore linea comunicativa riguardo il proprio futuro. Infatti, non avevamo mai sentito parlare tanto Edison durante la sua esperienza napoletana, così come invece avvenuto nell'ultimo mese. Ogni giorno arrivava una nuova intervista del Matador, pronto a parlare di Chealsea, Real Madrid, Barcellona, tutte squadre che ogni bambino sogna e alla quali non sarebbe facile rinunciare se dovesse arrivare una chiamata, a parer suo. Ed il Napoli?
Si, perchè Cavani ha ancora un contratto in essere che lo legherà alla società partenopea per le prossime quattro stagioni. Poche, però, le parole che Edi ha riservato per la sua squadra attuale, il suo nuovo allenatore Benitez ed i suoi tifosi; grandi elogi invece per Mourinho, Pellegrini, Real Madrid e Barcellona, almeno dando per buone le traduzioni arrivate a noi delle sue dichiarazioni. Ma all'improvviso,  ecco qualche giorno fa che si intravede una improvvisa sterzata, o almeno le somiglia molto, nelle parole di Edison. Le dichiarazioni d'amore nei confronti dei super club d'Europa si attutiscono, senza scomparire però del tutto, lasciando spazio a qualche parola di rispetto nei confronti del Napoli. Forse Cavani ha capito che nessuno può spendere la cifra di 63 milioni di euro e che quindi la sua cessione non è così prossima nonostante egli abbia fatto di tutto nelle ultime settimane per spingere eventuali acquirenti a farsi avanti?Quindi, forse, è arrivato il momento di fare un passo indietro? Perchè in fondo Cavani a Napoli dovrà tornarci nel caso in cui la sua cessione non dovesse concretizzarsi e questo, un po' in ritardo, lo sta capendo. Allora ecco l'accostamento con Mazzarri. Il tecnico toscano, tre anni fa, alcuni mesi prima che il Napoli conquistasse il terzo posto in campionato e la magnifica qualificazione in Champions League, cominciò a far trapelare una certa insicurezza nel proseguire la sua avventura napoletana; le sirene juventine iniziavano a farsi sentire e Mazzarri dimostrò di essere molto suscettibile da questo punto di vista. Poi, all'improvviso, i tanti ''non so'', ''parlerò con la società a fine anno'', si trasformarono in ''ho ancora un contratto con il Napoli'', ''non ho mai detto di voler andar via'', in sospetta concomitanza con voci secondo le quali la Juventus avrebbe scelto Antonio Conte per la conduzione tecnica. La storia sembra quindi ripetersi? Ci si spinge troppo avanti con le parole per poi ritornare sui passi, un po'avventati, fatti in precedenza?Napoli merita rispetto e forse, a volte, sarebbe meglio evitare certe dichiarazioni, perchè il tifoso non dimentica con la stessa facilità con la quale i signori del calcio dimostrano di cambiare pensiero.

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