Napoli-Galatasaray di ieri sera, verrà ricordata per l'ottima prestazione alla prima al S.Paolo della squadra di Benitez, per la presentazione di Gonzalo Higuain, della seconda maglia 'da battaglia' come l'ha definita il presidente De Laurentiis, ma anche e soprattutto per il feeling ritrovato tra Camillo Zuniga e la tifoseria azzurra. La serata era iniziata male per il colombiano. Durante la presentazione dei giocatori che compongono la rosa, infatti, Zuniga era stato accolto ed accompagnato verso il centro
del campo da una bordata di fischi. La storia si era ripetuta all'ingresso in campo, nel secondo tempo del match, quando Benitez inseriva l'esterno azzurro in sostituzione di Callejòn. Di nuovo tanti fischi per Zuniga al suo ingresso in campo quindi, ed anche dopo le prime giocate. All'improvviso, però, come per magia accade qualcosa; il Galatasaray ha pareggiato, si prospettano i calci di rigore per assegnare il trofeo Lete, ma Insigne non ci sta e verticalizza dal centrosinistra, per una freccia azzurra che intanto taglia verso l'aria di rigore. Il passaggio dello scugnizzo azzurro è perfetto, così come l'inserimento di Zuniga che salta il portiere e di sinistro, in precario equilibrio, riporta il Napoli in vantaggio. Non sa se alzare le braccia in segno di esultanza il colombiano che fino a quel momento aveva solo ricevuto dimostrazioni di dissenso, ma un po' a fatica lo fa abbracciato dai compagni. Il pubblico inizia a spaccarsi; c'è chi inizia ad applaudire e ad urlare il nome dell'esterno sollecitato dallo speaker. Lo stadio vuole fare pace con Zuniga, lo si capisce dopo qualche secondo, quando l'intero S.Paolo inizia ad intonare il tipico ''Chi non salta juventino è'', quasi ad invogliare Zuniga, a dirgli dai salta anche tu, facci capire che vuoi ancora questa maglia. E' questione di attimi ed il S.Paolo gioisce come per un goal, Zuniga salta nel centro del centrocampo e continua a saltare nell'area di rigore del Galatasaray. Difficilmente si era vista una scena del genere durante una partita di calcio. La pace è fatta, i fischi si tramutano in applausi e Zuniga ritorna ad essere un figlio di Napoli, una città che dà tanto amore e ne chiede altrettanto da parte dei suoi beniamini prediletti. Il calcio a Napoli è passione vera e ieri sera lo hanno capito tutti una volta di più.
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